L' ubicazione dell'Hotel consente di raggiungere facilmente, anche con Treno e Bus, alcune delle zone più belle d'Italia come Capri, Ischia, Costiera Amalfitana, Costiera Cilentana, Salerno, Pompei, Napoli, Ercolano, Sorrento, Vesuvio, Velia Elea, Grotte di Pertosa, Grotte Castelcivita, Certosa di Padula, Parco del Cilento e Vallo di Diano, le montagne dell'entroterra, quali Laceno dove in inverno è possibile sciare - 60 Km), ricche di foreste e caratteristici paesi e la riserva naturale marina di Punta Campanella.Dal Porto di Salerno o dal porto di Agropoli, che dista pochi chilometri dal Hotel, si potrà usufruire del METRO' DEL MARE che in poco tempo raggiunge costiera amalfitana, la costiera Cilentana e Capri. Servizio Navetta per Zona Archeologica.Visita ad un’azienda zootecnica casearia della piana di Paestum per vedere l’allevamento delle bufale e la produzione della nota mozzarella, con degustazione prodotti della casa.
I greci spinti dalla ristrettezza del loro suolo fondarono delle colonie lungo le coste dell'Asia Minoree del Mediterraneo. Le colonie lungo le coste dell'Italia meridionale come Sibari, Agrigento Velia e Paestum , designate come ' Magna Graecia '. Verso la metà del settimo secolo a. C. la città di Sibari , per estendere la sua influenza politica e commerciale sul versante tirrenico dell'Italia Meridionale, fondò degli insediamenti commerciali sul Mar Tirreno.
Tra questi il più a nord era alla foce del fiume Sele e lo potenziarono con la costruzione di un santuario in onore di Hera. Nei dintorni vi erano piccoli nuclei abitati e con lo sviluppo economico dovuto al commercio di Sibari , si potenziò quello che era in una posizione migliore e si formò una città che i Greci chiamarono Poseidonia, Paistom in periodo lucano e Paestum in età romana.
Allo stesso tempo i Focesi provenienti dall’Asia Minore fondarono Elea, oggi Velia. Quest’ultima ospiterà la Scuola Eleatica di filosofia di Senofane e quella medica, da cui trasse origine l’importante Scuola Medica Salernitana. Il graduale abbandono da parte degli abitanti e lo straripamento del fiume Salso ( Capodifiume ), che lambiva la città, forse accoppiato ad un bradisismo, contribuirono al degrado della città, e l'aqua del fiume trasformò Paestum in una palude.
I segni del suo lento declino sono evidenti ed irreversibili nel corso dei secoli IV e V , quando il centro abitato, si concentrò intorno all'antico Athenaion, poi gli ultimi abitanti di Paestum, per sfuggire alla malaria (IX secolo) e alle incursioni dei saraceni, si ifugiarono sulle colline vicine, fondandovi Capaccio Vecchio (da ' caput aquae 'cioè 'sorgente del fiume' )
Nel 1752, re Carlo III di Borbone fece costruire la strada verso il Sud (l'attuale Statale 18), attraversante la stessa città antica, e si riscoprirono e si resero vidbili i templi e le rovine di Paestum.
Il Parco Archeologico di Paestum, iscritto dal 1998 nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, dal 2014 è un complesso museale autonomo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La Mission è conservare, studiare, comunicare e gestire un patrimonio di monumenti e collezioni unico al mondo. Il Parco Archeologico di Paestum si sostiene grazie ai propri introiti e finanziamenti pubblici. Per particolari progetti e investimenti importanti si avvale inoltre di finanziamenti europei, donazioni e sponsorizzazioni. Il programma dell’estate a Paestum è moilto vario, alcuni esempi: Lasciatevi incantare dalle colonne milennarie sotto le stelle e da un programma eccezionale, che va dalla musica classica alla danza, dal jazz alla musica napoletana. La rassegna Musica ai templi, vi da appuntamento ogni venerdì, dal 30 giugno al 15 settembre, alle ore 21:00, nei pressi del tempio di Nettuno..
vedi il calendario degli spettacoli.
A pochi chilometri c'è Salerno, con il suo Castello Arechi, fortezza medioevale che regala scorci marini e un museo di ceramica e monete medioevali. La cattedrale di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII è il principale luogo di culto cattolico della città di Salerno. La cattedrale venne costruita in stile romanico nel'XI secolo e più volte modificata, con diverse aggiunte barocche. Il campanile, di valore storico ed artistico, è un'importante testimonianza della fusione bizantino-normanna del periodo. Su di esso trovano posto otto campane. La forma della chiesa non fu scelta dal Guiscardo ma, certamente, da Alfano I, arcivescovo di Salerno poeta e medico della famosa Scuola medica salernitana. Il Lungomare Trieste di Salerno è uno dei luoghi simbolo della città. Una passeggiata pedonale articolata su più corsie ed è lunga oltre 2 km, dal centro storico fino al porto turistico di piazza della Concordia.
Per chi arriva da Salerno e dall'autostrada, la Porta d'accesso alla Costiera Amalfitana è Vietri sul Mare. L'abitato è dominato dalla cinquecentesca Cupola della Chiesa di San Giovanni Battista, rivestita da centinaia di "scandole", maioliche a forma di pesce di tre colori: giallo, verde e azzurro. L'effetto delle maioliche non passa inosservato, e fa del tempio dedicato al Patrono il simbolo stesso di Vietri. La Costiera Amalfitana è famosa meta per le vacanze, è caratterizzata da ripide scogliere e da una costa frastagliata costellata di piccole spiagge e villaggi di pescatori color pastello. La strada costiera tra la città portuale di Salerno e il costone roccioso di Sorrento si snoda tra ville sontuose, vigneti terrazzati e limoneti a picco sul mare.
La Campania è sul podio della regioni con 18 bandiere blu. Meglio hanno fatto solo Liguria con 30 e Toscana con 19. Nel Napoletano premiate Anacapri, Piano di Sorrento, Sorrento e Massa Lubrense.
In provincia di Salerno sono 14 bandiere blu per l’estate 2020: successo del Cilento premiate le seguenti località:
Positano (Spiaggia Grande, Spiaggia Arienzo e Spiaggia Fornillo)
Capaccio (Varolato, Laura, Casina d’Amato, Licinella, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci);
Agropoli (Lungomare San Marco, Porto, Trentova);
Castellabate (Lago, Tresino, Marina Piccola, Pozzillo, San Marco, Punta Inferno, Baia Ogliastro);
Montecorice (San Nicola, Baia Arena, Spiaggia Agnone, Spiaggia Capitello);
San Mauro Cilento (Mezzatorre);
Pollica (Acciaroli e Pioppi);
Casal Velino (Lungomare, Isola, Dominella, Torre);
Ascea (Piana di Velia, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea);
Pisciotta (Ficaiola, Torraca, Gabella, Pietracciaio, Fosso della Marina, Marina Acquabianca);
Centola (Marinella, Le Saline, Le Dune, Porto);
Vibonati (Torre Villammare, Santa Maria Le Piane, Oliveto);
Sapri (Cammarelle e San Giorgio);
Ispani (Ortoconte e Capitello).
La Festa del Carciofo di Paestum IGP
si svolge nel Aprile e sarà ancora una volta ospitata dal caratteristico borgo di Gromola a Capaccio-Paestum. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale ‘Il Tempio di Hera Argiva’ con il supporto del Consorzio di Tutela del Carciofo di Paestum IGP e della O.P. Terra Orti.
Valle delle Orchidee di Sassano
Il periodo migliore per visitare la Valle delle Orchidee va da Aprile a Maggio, quando le fioriture sono numerose.
La Valle delle Orchidee si trova nel comune di Sassano. Nella “struttura aperta” di 47 kmq
della Valle e lungo un percorso di 13 km, si possono osservare variegate specie di orchidee selvatiche.
Il visitatore può ammirare 184 entità di orchidee selvatiche (68 specie, 57 sottospecie, 35 varietà, 24 ibridi). Un patrimonio naturalistico soprattutto se si pensa che nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono presenti 254 specie di orchidee selvatiche e 319 se ne segnalano in tutt’Europa e nel Bacino del Mediterraneo
La città di Salerno offrirà per tutto il periodo da Novembre - Gennaio la sua spettacolare illuminazione natalizia con la nuova edizione delle “Luci d’Artista“. Elfi, draghi, stelle e magie.
Le opere d'arte en plein air creano una magica atmosfera punteggia da elementi fiabeschi e mitologici. Elfi, tappeti volanti, lanterne e draghi, l'universo ed il giardino incantato. E poi i grandi alberi di Natale e la foresta di ghiaccio etc..
La costruzione del Teatro Municipale Giuseppe Verdi fu deliberata il 15 dicembre 1863, dell'allora Sindaco Matteo Luciani. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati agli architetti Antonio D'Amora e Giuseppe Manichini che si basarono sulle misure e le proporzioni del Teatro di San Carlo di Napoli. I lavori di decorazione furono invece diretti da Gaetano D'Agostino, pittore di gran pregio che si fece affiancare dalle firme più prestigiose del mondo artistico partenopeo. Il Teatro fu inaugurato il 15 aprile 1872 con la rappresentazione del Rigoletto; il 27 marzo 1901 il Teatro fu intitolato a Giuseppe Verdi, morto il 27 gennaio dello stesso anno. Reso inagibile dal terremoto del 1980, il Teatro è rimasto chiuso per quasi 14 anni. È stato ristrutturato e reinaugurato il 6 luglio 1994, durante le celebrazioni per il 50° anniversario di Salerno Capitale. Il restauro ha riportato alla luce particolari storico-artistici che rendono ancora più prezioso il Teatro, fra i pochi in Italia, ottocenteschi e a struttura lignea perfettamente conservati. Il 22 gennaio 1997 la messa in scena del Falstaff di Verdi inaugura la Prima Stagione Lirica recente del teatro. Il Teatro ospita oggi, oltre la Lirica, Balletto, Concerti, e rassegne A coronamento di un percorso storico all'insegna della musica, Direttore del teatro è Daniel Oren.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si conferma un evento originale nel suo genere: sede dell’unico Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio; occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati; opportunità di business nella suggestiva location del Museo Archeologico con il Workshop tra la domanda estera e l’offerta del turismo culturale ed archeologico.
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